Ultimo aggiornamento: 07/02/2006

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis
 

Il professore Salvatore Bulla, che ringrazio, segnala questo testo:
Mario Becciu, Anna Rita Colasanti "La promozione delle abilità sociali , descrizione di un programma di addestramento" Edizioni A.I.PRE.
Dal capitolo primo:
"Scopo del presente capitolo è offrire al lettore alcune conoscenze di carattere generale in riferimento alla competenza e alle abilità sociali.
[...] DEFINIZIONE
La letteratura relativa alle competenze e alle abilità sociali, presenta numerose definizioni, a volte diverse fra loro, a volte parzialmente sovrapponibili; di fatto non esiste ancora una concettualizzazione nei confronti della quale si registri un pieno accordo. Secondo Schlundt - McFall (1985, 23) le abilità sociali costituiscono delle unità comportamentali specifiche che consentono all'individuo di realizzare una prestazione valutabile come socialmente competente.
Similmente, Anchisi - Gambotto Dessy (1992,148) definiscono le abilità sociali come <<modelli operativi che permettono di comunicare con gli altri in modo efficace>>.
Ancora sulla stessa linea, Di Nuovo (1989, 3) considera le abilità sociali come comportamenti di tipo verbale e non verbale che consentono di influenzare positivamente le risposte delle persone significative del proprio contesto di appartenenza, così da ottenere esiti desiderabili ed evitare esiti indesiderabili, usando mezzi che non procurino sofferenza agli altri e non esplicitino relatività o rifiuti.
Rispetto alle definizioni sin qui menzionate, presentano accentuazioni diverse quelle che, facendo ricorso all'espressione di competenza sociale, includono le abilità socio-cognitive ed emotive. Corao - Micheluz (1984, 44) valutano socialmente abile la persona che è capace di conciliare le proprie esigenze e i propri obiettivi con quelli degli altri senza che una delle parti debba rinunciare ad un evidente vantaggio. Ciò richiede inevitabilmente il possesso non solo di abilità strumentali, ma anche cognitive ed emotive, quali la capacità di role taking e di problem solving, di empatia, di autocontrollo. Anche la definizione proposta da Chadsey - Rusch (1992, 406) considera la multicomponenzialità della competenza sociale descrivendola come l'insieme di <<comportamenti appresi orientati verso un obiettivo e governati da regole che variano in funzione della situazione e del contesto; che si basano su elementi cognitivi ed affettivi osservabili e non osservabili, in grado di elicitare negli altri risposte positive o neutrali e di evitare risposte negative>>.
In generale, dall'esame delle diverse definizioni sembra plausibile considerare la competenza sociale come una capacità complessa implicante abilità cognitive, emozionali e comportamentali, che consente alla persona di raggiungere con successo i propri obiettivi salvaguardando, al contempo, la positività della relazione con gli altri.
Le abilità sociali sembrano invece descrivere comportamenti situazionali specifici, di natura verbale e non verbClassi abilità socialiale, che la persona manifesta nel contesto interpersonale e che costituiscono il prerequisito di una adeguata competenza sociale.
Nella tabella 1, tratta da Goldstein et al. (1985, 291), sono riportate le principali abilità sociali ritenute basilari per l'attuazione di positive relazioni interpersonali".
(Clicca sull'immagine accanto per ingrandirla)

AGGIORNAMENTO(07/02/06) - Grazia Raffa e Ivana Niccolai hanno preparato la seguente filastrocca, da proporre agli alunni della scuola primaria, affinché i bambini riescano a  interiorizzare, in modo ludico, tramite la risorsa della drammatizzazione, la necessità del rispetto delle regole, per valorizzare, come merita, una vita democratica interna ed esterna al mondo scolastico - clicca qui

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