Ringrazio Ivana Niccolai che segnala:
J. C. Herz, "I SURFISTI DI INTERNET",
Titolo dell'opera originale "Surfing on the Internet", Traduzione di
Giuliana Giobbi, Feltrinelli Editore Milano, Prima edizione ne "I Canguri"
novembre 1995 (Pagine: 239)
Il libro rappresenta la cronaca di "un viaggio
picaresco" nel cyberspazio. Il brano riportato nella quarta di copertina è
tratto esattamente dal capitolo "Gioventù digitale", precisamente dalle
pagine 166 e 168:
"Talvolta, tardi tardi, molto dopo che gli impiegati di mezza età che pagano
il mutuo sono andati a letto, la rete assume una speciale carica mutagenica.
Questa cosa, questa stupenda dilagante, ronzante, enorme cosa simile a una
ragnatela, è ora nelle mani di chi abita nei seminterrati, di chi ha
l'insonnia e degli adolescenti che stanno con le luci della camera da letto
spente e i computer accesi. E va avanti [...]
La rete è una delle poche cose fantastiche che noi abbiamo e che i nostri
genitori non avevano e, cosa ancor più importante, che nemmeno i nostri zii
e zie yuppy, che avevano tutto, avevano. Sembra il nostro terreno, anche se
il nostro nome non è sulla targhetta. Noi l'abbiamo organizzata. Noi ci
viviamo. [...]"
Utilizzando un umorismo sottile, e talvolta particolarmente "disinvolto" e,
a mio modestissimo parere, non sempre di buon gusto, l'autrice prende in
considerazione gli aspetti più curiosi e soprattutto più "anarchici" della
rete.
J. C. Herz ha scritto per il «Boston Phoenix», l'«Harvard Crimson», il
«Miami Herald» ed «Esquire». Fa parte del comitato di redazione della
rivista di nuove tecnologie e società «Wired». Laureatasi recentemente a
Harvard, J. C. Herz vive attualmente a Miami Beach. Ha pubblicato questo
libro all'età di ventitré anni." |