Ultimo aggiornamento: 24/06/2004 |
Sezione curata da Maria Giovanna Melis |
A cura di Lucia Genovese e Silvia Kanizsa "Manuale della
gestione della classe, nella scuola dell'obbligo" Egle Becchi -
Condizionamenti educativi - Franco Angeli Salvatore Bulla, che ringrazio, ha segnalato questo testo. Dall'introduzione: "L'insegnamento è una professione assai complessa. Chi la esercita, infatti, oltre a padroneggiare la materia d'insegnamento e a conoscere i programmi ministeriali, deve essere in grado di stabilire in quale sequenza trasmettere le conoscenze agli allievi, quale sia l'ordine di priorità all'interno dei possibili argomenti e quali tra questi siano fondamentali, quindi non eludibili, e quali eventualmente possano venir considerati facoltativi o da affrontare solo nel caso gli studenti si dimostrino particolarmente solerti, studiosi ed interessati. Inoltre egli deve essere in grado di dosare i tempi in modo da dare il giusto risalto a tutti gli argomenti e permettere la loro assimilazione da parte degli studenti. E, come se ciò non bastasse, egli deve anche decidere secondo quali modalità proporre le conoscenze così da ottimizzare i risultati del suo lavoro. Il tutto nel rispetto delle leggi che regolano la sua attività in classe e tenendo conto dello spazio in cui si svolge l'attività d'insegnamento stessa. In una parola l'attività dell'insegnante in classe richiede che egli sia in grado di <<gestire>> una situazione assai complessa e dalle molteplici sfaccettature. Ma fare scuola non si esaurisce nel fare <<didattica>>; infatti implica una costante e <<integrata>> attenzione alle dimensioni socio-affettive e più in particolare alle relazioni affettive nella classe tra insegnanti e allievi e degli allievi tra loro. La classe ha infatti prevalentemente compiti di apprendimento, ma questi sono processi che si realizzano in un gruppo che, nel nostro caso, è costituito da coetanei sotto la guida di un adulto.E il clima della classe condiziona l'apprendimento, la presenza di forti conflittualità ostacola l'apprendimento. Perciò il clima della classe deve essere oggetto di un'attenta progettazione, verifica, riprogettazione. Perchè pianificando la qualità delle interazioni tra insegnanti e allievi e, anche se con maggiori difficoltà, quelle degli allievi fra di loro, e cercando di proporre delle esperienze che possano venir vissute e rielaborate insieme da insegnanti e allievi nella scuola e nella classe, anche la scuola contribuisce in modo cosciente alla formazione più generale degli allievi, opera che per altro già svolge in modo meno pianificato e a volte quasi inconsapevole". |