Ultimo aggiornamento: 15/09/2006 |
Sezione curata da Maria Giovanna Melis |
Ringrazio con
affetto Ivana Niccolai che ci propone questa interessante lettura: Stefano Cacciamani, Lorella Giannandrea, “LA CLASSE COME COMUNITÀ DI APPRENDIMENTO”, Carocci editore, 2004 (Pagine: 108) È compito della scuola sviluppare la capacità di costruire nuova conoscenza. Tale processo non implica soltanto lo sviluppo di apprendimento individuale, ma si spinge oltre, perché mirato al miglioramento della conoscenza dell’intera comunità (intesa come classe, scuola o gruppo sociale). Il libro parte, quindi, da un approccio alla “costruzione di conoscenza” e analizza il modo in cui è possibile ripensare la visione della classe in simile prospettiva. Nel primo capitolo Una cornice teorica e due modelle di comunità viene esaminato l’approccio di ricerca definito “costruttivismo socio-culturale” e vengono presentati due modelli che traducono due modi diversi d’intendere tale approccio: la Community of Learners (che prevede di organizzare la classe come una comunità di ricerca impegnata nella costruzione di conoscenza e che ha come fine la promozione dell’apprendimento) e la Knowledge Building Community (dove, invece, è l’apprendimento a essere finalizzato alla costruzione di conoscenza, dal momento che l’obiettivo è quello di preparare le nuove generazioni a essere parte attiva della società). Nel secondo capitolo Discutere in gruppo su un problema viene presa in considerazione la discussione in classe, “come strumento attraverso cui individuare i problemi sui quali attivare un percorso di ricerca”. La discussione, come ragionamento collettivo, è un importante strumento didattico che permette agli studenti di approfondire le conoscenze già in loro possesso e di costruirne di nuove. Nel gruppo che discute si alternano momenti di condivisione e momenti di conflitto ed entrambe le situazioni hanno un ruolo determinante per lo sviluppo della conoscenza condivisa all’interno della comunità. Il ruolo del docente è quello di guidare il gruppo verso la costruzione comune della conoscenza senza atteggiamenti impositivi, ma lasciando anche agli alunni la responsabilità delle loro scelte e del raggiungimento dei risultati. Nel terzo capitolo Attivare gruppi di ricerca collaborativi viene presentato il Cooperative Learning come una modalità, per l’organizzazione della classe, che consente agli studenti di diventare i protagonisti attivi nel percorso di costruzione della conoscenza. Per l’attivazione dei gruppi di ricerca vengono descritte alcune particolari tecniche, presentando, in particolare, i Learning Circles (circoli di apprendimento), Il Group Investigation (la ricerca di gruppo), il Reciprocal Teaching (tecnica, sviluppata da Brown e Palincsar, che si propone di fornire un’introduzione alle modalità di discussione in gruppo, focalizzate alla comprensione e allo studio di un testo), il Jigsaw (tecnica dei “gruppi a mosaico”); si tratta di quattro modalità di lavoro di gruppo, organizzato secondo schemi precisi e articolato in fasi prestabilite. Nel quarto capitolo Costruire conoscenza con le nuove tecnologie viene preso in considerazione l’uso del computer e di Internet, uso che consente di accogliere la sfida, implicita in tali strumenti, per un sostanziale cambiamento della visione dello studio e della scuola stessa, da considerarsi come l’organizzazione che favorisce lo sviluppo di abilità per costruire conoscenza lungo tutto l’arco della vita. Nel quinto capitolo Valutare conoscenza e strategie della comunità,viene esaminata la valutazione dell’attività di costruzione di conoscenza entro una comunità. Il rischio che si corre è quello di confondere i prodotti concreti dell’attività con lo sviluppo delle conoscenze in un dato ambito. L’attività d’indagine della comunità deve mantenere il focus della sua attenzione sugli artefatti concettuali. Sono da valutarsi sia le conoscenze costruite dalla comunità, sia le conoscenze sviluppate dal singolo individuo, sia le strategie di lavoro di gruppo e individuali ed è importante che anche gli studenti, oltre agli insegnanti, partecipino a tale processo valutativo. Note sugli autori “Il testo è stato progettato e discusso insieme dai due autori. In particolare, Stefano Cacciamani ha redatto i capitoli 1, 4 e 5 e Lorella Giannandrea i capitoli 2 e 3.” Dalla quarta di copertina: “Stefano Cacciamani è ricercatore presso l’Università della Valle d’Aosta. Collabora con l’Institute for Knowledge Innovation Technology diretto da Marlene Scarsdamalia e Carl Bereiter dell’Università di Toronto. […] Lorella Giannandrea è dottoranda di ricerca presso l’Università di Macerata e si interessa di formazione degli insegnanti in presenza e on-line.” |