Il professore Salvatore Bulla, che
ringrazio, segnala questo testo:
Mario Becciu, Anna Rita Colasanti "La promozione delle
abilità sociali , descrizione di un programma di addestramento" Edizioni
A.I.PRE.
Dal capitolo primo:
"Scopo del presente capitolo è offrire al lettore alcune conoscenze di carattere
generale in riferimento alla competenza e alle abilità sociali.
[...] DEFINIZIONE
La letteratura relativa alle competenze e alle abilità sociali, presenta
numerose definizioni, a volte diverse fra loro, a volte parzialmente
sovrapponibili; di fatto non esiste ancora una concettualizzazione nei confronti
della quale si registri un pieno accordo. Secondo Schlundt - McFall (1985, 23)
le abilità sociali costituiscono delle unità comportamentali specifiche che
consentono all'individuo di realizzare una prestazione valutabile come
socialmente competente.
Similmente, Anchisi - Gambotto Dessy (1992,148) definiscono le abilità sociali
come <<modelli operativi che permettono di comunicare con gli altri in modo
efficace>>.
Ancora sulla stessa linea, Di Nuovo (1989, 3) considera le abilità sociali come
comportamenti di tipo verbale e non verbale che consentono di influenzare
positivamente le risposte delle persone significative del proprio contesto di
appartenenza, così da ottenere esiti desiderabili ed evitare esiti
indesiderabili, usando mezzi che non procurino sofferenza agli altri e non
esplicitino relatività o rifiuti.
Rispetto alle definizioni sin qui menzionate, presentano accentuazioni diverse
quelle che, facendo ricorso all'espressione di competenza sociale, includono le
abilità socio-cognitive ed emotive. Corao - Micheluz (1984, 44) valutano
socialmente abile la persona che è capace di conciliare le proprie esigenze e i
propri obiettivi con quelli degli altri senza che una delle parti debba
rinunciare ad un evidente vantaggio. Ciò richiede inevitabilmente il possesso
non solo di abilità strumentali, ma anche cognitive ed emotive, quali la
capacità di role taking e di problem solving, di empatia, di autocontrollo.
Anche la definizione proposta da Chadsey - Rusch (1992, 406) considera la
multicomponenzialità della competenza sociale descrivendola come l'insieme di
<<comportamenti appresi orientati verso un obiettivo e governati da regole che
variano in funzione della situazione e del contesto; che si basano su elementi
cognitivi ed affettivi osservabili e non osservabili, in grado di elicitare
negli altri risposte positive o neutrali e di evitare risposte negative>>.
In generale, dall'esame delle diverse definizioni sembra plausibile considerare
la competenza sociale come una capacità complessa implicante abilità cognitive,
emozionali e comportamentali, che consente alla persona di raggiungere con
successo i propri obiettivi salvaguardando, al contempo, la positività della
relazione con gli altri.
Le abilità sociali sembrano invece descrivere comportamenti situazionali
specifici, di natura verbale e non verbale, che la persona manifesta nel
contesto interpersonale e che costituiscono il prerequisito di una adeguata
competenza sociale.
Nella tabella 1, tratta da Goldstein et al. (1985, 291), sono riportate le
principali abilità sociali ritenute basilari per l'attuazione di positive
relazioni interpersonali".
(Clicca sull'immagine accanto per ingrandirla) |
AGGIORNAMENTO(07/02/06) - Grazia
Raffa e Ivana Niccolai hanno preparato la seguente filastrocca, da proporre
agli alunni della scuola primaria, affinché i bambini riescano a
interiorizzare, in modo ludico, tramite la risorsa della drammatizzazione,
la necessità del rispetto delle regole, per valorizzare, come merita, una
vita democratica interna ed esterna al mondo scolastico -
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