Ivana Niccolai, che ringrazio, ci segnala:
Massimo Baldacci, “LA DIDATTICA PER MODULI”, Editori Laterza
2003 (Pagine 150)
La didattica modulare è da tempo individuata come uno strumento capace di
elevare la qualità dell’istruzione scolastica, razionalizzando e
ottimizzando l’organizzazione dell’intervento formativo, quindi l’autore la
sottopone a un minuzioso lavoro di riflessione e di analisi critica, per
fissarne le ipotesi teoriche e le dimensioni operative, evidenziando come
l’uso di tale didattica debba essere mantenuto nell’ambito di un processo
aperto di ricerca-azione permanente, come dovrebbe essere per ogni modello
di insegnamento.
Si precisa che, in generale, per modulo si intende una porzione di un
complesso unitario, porzione flessibile che gode di autosufficienza ed è
perciò separabile dall’intero, in modo da risultare componibile con altri
elementi secondo uno schema diverso.
Per quanto concerne la didattica della modularità, presento, a titolo
esemplificativo, la mappa concettuale delle distinzioni che sono tracciate e
ampiamente argomentate nel corso del libro:
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Note sull’autore
Dalla quarta di copertina: “Massimo Baldacci insegna Pedagogia generale alla
Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Urbino […]” |