Ultimo aggiornamento: 03/09/2005

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis

Ivana Niccolai, che ringrazio moltissimo, ci propone questa lettura: 

A cura di Alessandra Talamo, con contributi di Cesareni, Cusinato, Monaco, Pontecorvo, Talamo, “APPRENDERE CON LE NUOVE TECNOLOGIE”, Progettare la scuola; 5. Tecnologie e linguaggi, Terza ristampa La Nuova Italia: settembre 2000 (Pagine: 170)

Questo volume è nato dall’esperienza iniziata nel 1994 e condotta per tre anni con gli insegnanti del progetto Telecomunicando, il quale coinvolse 45 scuole di ordine e grado diversi, dalla scuola primaria alle superiori, nella costruzione di prodotti ipertestuali e ipermediali in un contesto di comunicazione telematica.

Tale sperimentazione venne monitorata nel suo svolgimento, per poter valutare i cambiamenti, sia dal punto di vista degli atteggiamenti sia in rapporto alle strutturazioni cognitive dei saperi, negli studenti coinvolti e nelle metodologie degli insegnanti partecipanti al progetto.

I primi risultati della prova di verifica condotta nelle scuole di Roma, aderenti al progetto, hanno evidenziato che gli alunni della scuola primaria (e, parzialmente, quelli della scuola media) tendono a utilizzare nei loro ipertesti e nei loro ipermedia contestualizzazioni di tipo narrativo, mentre gli studenti di scuola media superiore tendono a riprodurre modelli ipertestuali di tipo enciclopedico, anche se l’intero contesto è dominato dalla logica combinatoria e non sequenziale. Sembra, soprattutto, che la flessibile strutturazione spazio-temporale produca, in tutti i segmenti scolastici, risultati qualitativamente superiori rispetto a quelli che si raggiungono usando strutture rigide nella gestione degli orari e dei gruppi di lavoro.

Questo libro nasce soprattutto dalla collaborazione instaurata tra gli insegnanti che hanno partecipato al progetto e dalla realizzazione di situazioni educative innovative; tali insegnanti hanno lavorato in classe, sperimentando nuove procedure di lavoro con gli alunni e ragionando insieme sulla valenza educativa di tale sperimentazione attuata e sulle difficoltà connesse a competenze professionali continuamente “in fieri”. Il lavoro di ogni docente coinvolto nell’iniziativa è diventato spunto di riflessione per tutta la collettività.

Per i ricercatori è stata un’esperienza di ricerca viva, perché condivisa con i docenti che sono i protagonisti di ogni processo di rinnovamento della scuola.

Il rapporto tra teoria e pratica didattica rappresenta la linea-guida che percorre trasversalmente tutto il libro. Nella prima parte Introdurre l’innovazione tecnologica a scuola vengono esplicitati i fondamenti teorici a sostegno del valore educativo delle innovazioni tecnologiche, tra cui si sottolinea l’apprendimento costruttivo, quindi non individuale e decontestualizzato, ma collettivo in contesti reali.

La seconda parte, Il cambiamento nella pratica didattica, offre una lettura critica di esperienze condotte ed emerge come sia determinante l’integrazione delle risorse umane, prima ancora che tecnologiche, indispensabili per avviare progetti innovativi.

Vengono illustrate, poi, le varie modalità  di comunicazione, consentite attualmente dalle nuove tecnologie.

Nel volume sono particolarmente interessanti le schede operative e le “finestre” di approfondimento, che rappresentano il prodotto del lavoro svolto durante la sperimentazione attuata.

La terza parte Il monitoraggio dell’innovazione:alcuni strumenti ha lo scopo di fornire gli strumenti per documentare il lavoro collettivo, l’interazione sul lavoro, per rilevare le abilità, anche a livello individuale, sia cognitive sia metacognitive.

Dalla quarta di copertina: “Qual è il valore aggiunto delle nuove tecnologie rispetto all’imparare a scuola? Come si modificano l’insegnamento e l’apprendimento in conseguenza dell’innovazione tecnologica? Come osservare il cambiamento nelle situazioni educative basate sulla collaborazione telematica?
Il volume inquadra questi temi all’interno di una prospettiva di apprendimento partecipativo in cui la collaborazione e la comunicazione sono elementi centrali per la co-costruzione e la condivisione delle conoscenze. Il testo illustra, attraverso proposte concretamente realizzabili, come l’introduzione del lavoro collaborativo al computer sia una grande occasione per la trasformazione del processo didattico, del modo in cui l’apprendimento viene perseguito, posto in essere, verificato.

 Alessandra Talamo, curatrice dell’opera, è psicologa, dottore di ricerca in Pedagogia sperimentale. Da anni collabora con il Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e della Socializzazione dell’Università La Sapienza di Roma. Studia i processi di apprendimento e socializzazione ed è autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’apprendimento collaborativo e delle tecnologie per la didattica.

 

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