Ultimo aggiornamento: 09/04/2005

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis

Primarosa Pia, che ringrazio moltissimo, ci propone questo libro, scrivendo:

"A seguito dei ripetuti inviti, da parte di coloro che lo hanno letto, alla diffusione del libro pubblicato nel dicembre 2003 contenente l'esperienza di mio padre, NATALE PIA, soldato in Russia presente alla battaglia di Nicolajewka, partigiano e deportato a Mauthausen, lo segnalo alla vostra attenzione. Di seguito trovate un breve riassunto e alcuni link da consultare qualora foste interessati. Grazie per l'attenzione. A CHI NON LO TROVA NELLE LIBRERIE E NE FA RICHIESTA INVIO IO IL LIBRO. Primarosa Pia,  e-mail: storiadinatale@yahoo.it     tel e fax 0131813516>>

Natale Pia - "LA STORIA DI NATALE - Da soldato in Russia a prigioniero nel lager"
edizioni JOKER Novi Ligure dic 2003 - € 12,50 - a cura di Primarosa Pia, prefazione di Lucio Monaco
La storia di Natale è il racconto autobiografico commovente e coinvolgente di un astigiano che ha vissuto alcune delle situazioni più tragiche della II Guerra mondiale.
Natale è giovanissimo soldato in Russia e si trova ad affrontare difficoltà impensate con il solo aiuto della forza di volontà, tra uomini alle prese con il freddo, la fame, la mancanza di equipaggiamento e di guida, ognuno abbandonato a sé stesso e al caso, all’eventualità di passare accanto alla tragedia di altri senza esserne travolto oppure di rimanerne vittima, in tutti e due i casi senza merito e senza colpa.
Il racconto si snoda con una precisione e pacatezza che fa sentire il lettore partecipe delle traversie della ritirata, culminate a Nikolajewka.
Tornato in Piemonte con la convinzione di essere stato fortunato ad uscire dalla tragedia russa, pur se indelebilmente segnato, dopo l’8 settembre collabora alla lotta partigiana nell’Astigiano.
Catturato dai tedeschi ripercorre il passo del Brennero destinazione Mauthausen in condizioni ben peggiori della prima volta ed è ridotto a un oggetto, un numero, un “pezzo da lavoro” nelle mani di spietati aguzzini, dove la volontà non conta nulla se non è la pura volontà di resistere, di non lasciarsi travolgere dall’inumanità che lo circonda.
Nel Lager non si è abbandonati a sé stessi, si è parte di un ingranaggio perfetto nella sua nefandezza, si assiste impotenti al trionfo dei peggiori comportamenti umani perché anche coloro che torturano i prigionieri sono uomini ma trattano i propri simili peggio degli animali, senza capire che le bestie sono loro, come dice Natale «senza offesa per le bestie».
Natale è un uomo normale, che si è trovato coinvolto in tragedie immani, e come succede a molti sopravvissuti come lui non si rassegna, non si stanca di raccontare e trasmettere ai giovani o a chi ha voglia di ascoltarlo un messaggio di pace, di dimostrare che l’odio produce solo distruzioni, nel corpo e nell’anima.
La sua è semplicemente la storia di una persona che pur tra difficoltà inaudite non ha perso mai il rispetto di sé e degli altri.

Le fotografie pubblicate sul libro provengono in gran parte dall'archivio personale di Natale Pia.

Natale Pia, per tutti Natalino, nasce a Montegrosso d’Asti nel 1922.

Giovane artigliere partecipa alla Guerra di Russia ed è presente alla battaglia di Nikolajewka.

Al ritorno a casa collabora alla lotta partigiana nell’astigiano ma viene catturato e deportato a Mauthausen, Lager dal quale viene liberato dagli alleati quando si trova allo stremo delle forze.

Nell’ottobre del 1945  sposa Margherita ed ha tre figli.

Attivo e sempre disponibile vive a Montegrosso d’Asti.

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http://www.sbg.ac.at/rom/ag/moderne/homepage/holocaust_aktivitaeten.htm

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