Ultimo aggiornamento: 24/06/2004 |
Sezione curata da Maria Giovanna Melis |
Ivana Niccolai, che ringrazio, segnala: "I bambini e il computer - Nuove idee per i nuovi strumenti dell' educazione" di Seymour Papert, traduzione di Antonio Bellomi, Rizzoli, Prima edizione 1994 Nella "Prefazione" si legge: "...Ormai la qualità più importante di una persona, quella che determinerà anche la sua vita futura, è diventata la capacità di apprendere nuove nozioni, assimilare nuovi concetti, valutare nuove situazioni, affrontare l'imprevisto. E questo sarà ancora più vero in futuro: la capacità di competere con gli altri è la capacità di apprendere. Nel mondo moderno la forza competitiva di una nazione è direttamente proporzionale alla sua capacità di apprendimento. Le tecnologie dell'informazione, dalla televisione ai computer, con tutte le loro combinazioni, offrono possibilità senza precedenti di intervenire per migliorare le condizioni dell'apprendimento, e con questo termine mi riferisco a tutto ciò che contribuisce a influenzare l'apprendimento sul lavoro, a scuola e nel gioco." L'autore è consapevole che in tutto il mondo i bambini hanno "allacciato una appassionata e durevole relazione d'amore col computer" e si domanda che cosa stia dietro tale relazione d'amore, in quale direzione vada e si chiede se la sua evoluzione ci sia già sfuggita di mano. Questo libro mette a fuoco un aspetto importante, che è il seguente: "Come influisce sull'apprendimento il rapporto tra bambini e computer?" Dalla comprensione di tale relazione dipenderà la nostra capacità di plasmare il futuro. Seymour Papert crede che la capacità informatica veramente importante consista nell'abitudine a usare il computer in ogni attività scolastica, evitando di collocarlo soltanto nel laboratorio informatico. Il libro si conclude con la seguente significativa riflessione: "...Sarebbe straziante guardare nel futuro e vedere meravigliose reti telematiche di accesso al sapere a disposizione solo di alcuni, mentre altri ne sono esclusi o vedere che l'istruzione si è trasformata, ancora più che in passato, in un terreno di coltura dell'intolleranza e dell'odio...L'unica scelta razionale... consiste nel lavorare intensamente per incoraggiare il pluralismo educativo con l'impegno non solo di allargare i benefici a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma di assicurarsi che coloro che decidono di non avvalersene lo facciano in base a una scelta consapevole." |