Ultimo aggiornamento: 09/02/2005 |
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Jean e Simonne Sauvy
- Prefazione di Pierre Samuel - Presentazione di Emma Castelnuovo Gli autori (un ingegnere, che dedica molto tempo alla formazione degli adulti e una psicologa, che lavora nella scuola primaria) sottolineano, nella premessa, come le difficoltà di natura spaziale incontrate, a volte, dall'adulto siano da imputarsi probabilmente a "lacune dell'insegnamento ricevuto nell'infanzia e nella preadolescenza." In effetti, un certo tipo di educazione "tradizionale" si preoccupa poco di aiutare il bambino a "costruire il proprio spazio", non valorizzando adeguatamente i tre gli aspetti: topologico, proiettivo ed euclideo. La topologia, come parte della matematica studiata in modo sistematico, si è sviluppata essenzialmente nel diciannovesimo secolo (anche se i primi teoremi di topologia sono stati dimostrati da Eulero nel diciottesimo). Si ricorda, inoltre che è stata la Scuola di Ginevra, per prima, in tempi relativamente recenti, "a dar risalto all'acquisizione delle nozioni topologiche nella formazione dell'intelligenza e alla loro precedenza rispetto alle nozioni proiettive ed euclidee." Gli studi di alcuni psicologi (in particolare quelli di Jean Piaget) hanno dimostrato che i rapporti topologici (continuo/discontinuo, apertura/chiusura, interno/esterno, bucato/non bucato ecc.) vengono acquisiti dai bambini ancor prima dei rapporti proiettivi (sinistra/destra, davanti/dietro ecc.) e soprattutto prima dei rapporti euclidei." C'è chi ritiene che il substrato essenziale, che i rapporti topologici determinano, sia soddisfacentemente acquisito dai bambini attraverso le loro esperienze spontanee e i loro giochi; tuttavia tali acquisizioni avvengono in modo disordinato e le lacune sono numerose: non vengono fatte distinzioni importanti, non viene osservata, ad esempio, la differenza tra un oggetto bucato e un oggetto cavo...I genitori e gli insegnanti hanno il compito di non trascurare l'aspetto topologico dello spazio, proponendo esercizi e giochi specifici, ampliando il campo delle situazioni relative al dominio considerato, graduandone le difficoltà. Lo scopo del libro è quello di "fornire un complemento d'informazione agli adulti desiderosi di restare al passo con i tempi e agli insegnanti che cercano di rendere più equilibrata la formazione dei bambini di cui hanno cura". Questo lavoro si basa in gran parte sulle attività "che da diversi anni si svolgono nella scuola sperimentale di Saint-Mandé (Ecole Decroly) ed è servito come traccia ai lavori di un corso di formazione permanente, a cui hanno partecipato per un anno, nella quindicesima circoscrizione di Parigi, una ventina di maestri, maestre e genitori di scolari." | |||||
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