Ultimo aggiornamento: 09/02/2005

 

Jean e Simonne Sauvy - Prefazione di Pierre Samuel - Presentazione di Emma Castelnuovo
Il bambino alla scoperta dello spazio "Elementi di topologia intuitiva” Feltrinelli 1974
Questo libro è stato segnalato da Giovanna Maria Melis, che ringrazio e che ha scritto quanto segue: <<Nella prefazione la Castelnuovo scrive: “ …in quest’opera le nozioni topologiche elementari, cioè l’insieme delle relazioni spaziali, sono messe alla portata di tutti, con una presentazione sempre molto viva che le libera dal loro mistero e da ogni formalismo: sembra addirittura che sorgano da situazioni familiari e dai giuochi più comuni. Di pagina in pagina, di problema in problema, il lettore si trova a collegare via via i suoi ragionamenti e a costruire da solo una delle “strutture madri” della matematica moderna”.>>
AGGIORNAMENTO (05/09/2004) - Grazie a Giovanna Maria, ho avuto l'opportunità di leggere anch'io tale libro. 

Gli autori (un ingegnere, che dedica molto tempo alla formazione degli adulti e una psicologa, che lavora nella scuola primaria) sottolineano, nella premessa, come le difficoltà di natura spaziale incontrate, a volte, dall'adulto siano da imputarsi probabilmente a "lacune dell'insegnamento ricevuto nell'infanzia e nella preadolescenza." In effetti, un certo tipo di educazione "tradizionale" si preoccupa poco di aiutare il bambino a "costruire il proprio spazio", non valorizzando adeguatamente i tre gli aspetti: topologico, proiettivo ed euclideo

La topologia, come parte della matematica studiata in modo sistematico, si è sviluppata essenzialmente nel diciannovesimo secolo (anche se i primi teoremi di topologia sono stati dimostrati da Eulero nel diciottesimo). 

Si ricorda, inoltre  che è stata la Scuola di Ginevra, per prima, in tempi relativamente recenti, "a dar risalto all'acquisizione delle nozioni topologiche nella formazione dell'intelligenza e alla loro precedenza rispetto alle nozioni proiettive ed euclidee." Gli studi di alcuni psicologi (in particolare quelli di Jean Piaget) hanno dimostrato che i rapporti topologici (continuo/discontinuo, apertura/chiusura, interno/esterno, bucato/non bucato ecc.) vengono acquisiti dai bambini ancor prima dei rapporti proiettivi (sinistra/destra, davanti/dietro ecc.) e soprattutto prima dei rapporti euclidei." C'è chi ritiene che il substrato essenziale, che i  rapporti topologici determinano, sia soddisfacentemente acquisito dai bambini attraverso le loro esperienze spontanee e i loro giochi; tuttavia tali acquisizioni avvengono in modo disordinato e le lacune sono numerose: non vengono fatte distinzioni importanti, non viene osservata, ad esempio, la differenza tra un oggetto bucato e un oggetto cavo...I genitori e gli insegnanti hanno il compito di non trascurare l'aspetto topologico dello spazio, proponendo esercizi e giochi specifici, ampliando il campo delle situazioni relative al dominio considerato, graduandone le difficoltà. 

Lo scopo del libro è quello di "fornire un complemento d'informazione agli adulti desiderosi di restare al passo con i tempi e agli insegnanti che cercano di rendere più equilibrata la formazione dei bambini di cui hanno cura". Questo lavoro si basa in gran parte sulle attività "che da diversi anni si svolgono nella scuola sperimentale di Saint-Mandé (Ecole Decroly) ed è servito come traccia ai lavori di un corso di formazione permanente, a cui hanno partecipato per un anno, nella quindicesima circoscrizione di Parigi, una ventina di maestri, maestre e genitori di scolari."

AGGIORNAMENTO (03/02/2005) - Ringrazio Giovanna Maria Melis, che ci offre un' interessante presentazione, spiegando: «"Il paese topologico” – titolo proposto da un bambino e accettato dal gruppo – rappresenta il prodotto finito di un’attività portata avanti in una quarta classe. Tutte le situazioni di apprendimento: giochi, esercizi divertenti, simulazioni, lavori al computer sono stati affrontati da tutti i bambini, e tutti i momenti di costruzione del CD sono stati pensati e decisi insieme, bambini e adulti.  Argomento di indagine: la topologia, conosciuta anche come La geometria del foglio di gomma. Questo lavoro ha coinvolto diverse insegnanti e diversi ambiti, quali: l’italiano, l’immagine, la geometria. L’obiettivo generale geometrico che mi ero proposta era quello di mettere l’alunno in condizione di stabilire relazioni tra gli elementi dello spazio che lo circonda secondo certi parametri, trascurandone altri. Più precisamente, si trattava di favorire nel bambino una consapevolezza dell’ambito di studio della topologia , messa a confronto anche con la geometria euclidea.»

Download intera presentazione (.zip) - 2636 kB - vedi aggiornamento del 9/2/05.
AGGIORNAMENTO (09/02/2005) - Ringrazio nuovamente Giovanna Maria Melis, che ha aggiornato la presentazione "Il paese topologico” (4.37 MB); clicca qui per il download.