Ultimo aggiornamento: 17/12/2006

Gianni A Sarcone, “ALMANACCO DEL MATEMATICO IN ERBA 2000-2001 Raccolta di giochi, rompicapi e curiosità per scoprire e addomesticare i segreti della geometria divertendosi”, illustrazioni e copertina di G. Sarcone stesso.
Ringrazio Nicola Santoro, che ha segnalato tale testo scrivendo: <<Si tratta di un volumetto utile a tutti i docenti di matematica, che vogliono arricchire la loro didattica di attrattiva e di capacità di affascinare e coinvolgere gli studenti, e per gli appassionati di rompicapi matematici. Rappresenta una ricca raccolta di ricreazioni matematiche, rompicapi originali e di illusioni ottiche da realizzare e da risolvere. Con più di 200 illustrazioni dell'autore. Maggiori informazioni al sito: http://www.archimedes-lab.org/zparution.html  >>
AGGIORNAMENTO (09/07/2004) - Grazie alla segnalazione di Nicola, ho letto volentieri anch’io tale libro, nato dall’esperienza di designer di giochi educativi dell’autore, che da anni insegna la “matematica con le forbici”, tramite il suo laboratorio itinerante. Egli stesso indica al lettore i seguenti siti web, dove trovare le sue “invenzioni nel mondo”:

Rexgames, USA, www.rexgames.com  (i puzzle Geometrex)

Tessellations, USA,  www.tessellations.com  (il puzzle Tangramagic)

Nell’”introduzione scrive: “…Ogni individuo è differente nel suo modo di imparare o di risolvere un problema. Ci sono quelli che procedono piuttosto per deduzione (dal generale al particolare); altri, per induzione (dal particolare al generale); altri ancora, per analogia (collegando il problema a un’esperienza vissuta). Perciò, ognuno troverà il suo metodo per risolvere i rompicapi che ho creato, apposta, per mettere alla prova e stuzzicare la vostra immaginazione. Le soluzioni del libro vi saranno di grande aiuto nel caso in cui la risposta o il lampo di genio si facesse attendere […] Si dice che le mani sono gli occhi della mente, è vero! I puzzle raccolti in questo libro si risolvono con le mani utilizzando materiale usuale: carta, matita, forbici, a volte un po’ di colla, un pezzo di corda…”