Ultimo aggiornamento: 13/12/2005

 
     

René Thom, “MODELLI MATEMATICI DELLA MORFOGENESI”, Titolo originale “Modèles mathématiques de la morphogénèse”,  Traduzione di Silvia Costantini, ampiamente riveduta e integrata da Pier Daniele Napolitani e Roberto Pignoni sulla seconda edizione francese e sull’edizione inglese, Giulio Einaudi editore, 1985

Nell’Avvertenza si legge: “Poiché la raccolta di articoli Modèles mathématiques de la morphogénèse (numero 887 della collezione 10/18) era andata esaurita, l’editore Christian Bourgois mi ha offerto di ristampare questa raccolta in formato normale. Questa circostanza mi ha portato a modificare abbastanza sensibilmente il contenuto stesso della raccolta: vi ho incorporato articoli più recenti, specialmente quelli riguardanti la linguistica e la semiotica. Inoltre ho rimaneggiato in modo considerevole la parte propriamente didattica, quella riguardante la matematica della teoria delle catastrofi. In effetti, nella raccolta precedente questa parte risentiva di un’improvvisazione un po’ frettolosa cui spero di essere riuscito – almeno in parte – a rimediare. Quando ho conservato un articolo della raccolta iniziale, una nota a piè di pagina situa l’articolo nella prospettiva attuale dello sviluppo della teoria delle catastrofi e delle controversie che ha suscitato. Voglio sperare che queste trasformazioni facciano della presente raccolta un insieme più coerente, in grado di dare al lettore una rappresentazione più completa e forse più utile di ciò che è diventata la teoria delle catastrofi.”

Come si afferma nella copertina del volume: “[…] Thom dà anzitutto la più aggiornata e accurata esposizione della teoria delle catastrofi, sia utilizzando argomentazioni accessibili al grande pubblico, sia ricorrendo a strumenti più strettamente matematici per gli addetti ai lavori. […]

René Thom, nato a Montbéliard nel 1923, è stato allievo dell’Ecole Normale Supérieure. Laureato in scienze matematiche, ha insegnato alla Facoltà di scienze di Strasburgo, poi all’Institut des Hautes Etudes Scientifiques a Bures-sur-Yvette. Per i suoi lavori sulla topologia delle varietà differenziali ha ottenuto la medaglia Fields nel 1958 […]”