Ultimo aggiornamento: 04/05/2005 |
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Laura Giovannoni "LEZIONI DI MATEMATICA PER INSEGNANTI DI
SCUOLA DELL’INFANZIA” - Apeiron editrice Il volume è stato segnalato da Giovanna Maria Melis, che ringrazio e che ha scritto quanto segue: “ In questo libro sono raccolte delle vere e proprie lezioni su temi che gli autori hanno pensato (e in larga parte provato) per insegnanti di scuola dell'infanzia. Non si tratta di indicazioni didattiche, ma di un vero e proprio corso di formazione,…,in base all’asserto nel quale gli autori credono: occorre sapere (un po’) più di quel che si insegna! Nell’appendice Bruno D’Amore parla di Gianni, un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia e ha interessi spiccatissimi per la matematica. Racconta Gianni: “ I giochi che facciamo sono tanti, che è impossibile raccontarli tutti; ancora uno e poi basta, quello dei dadi. Abbiamo costruito un bel dado a sei facce; su ciascuna faccia ci sono dei disegni: una pera, una mela, un grappolo d’uva, una banana, un cane, un gatto. Quando si lancia il dado, viene fuori una di queste figure. Noi ci divertiamo un mondo a lanciare e lanciare. E intanto la maestra Gianna ci fa chiacchierare e ci fa delle domande; al momento in cui sto per lanciare il dado, ma prima ch’io lo lanci, lei mi chiede: << E’ possibile che esca un topo?>>, e tutti giù a ridere. E’ impossibile: il topo non è stato disegnato (lei lo sa che noi lo sappiamo, ma ce lo chiede per farci divertire e per farci acquistare sicurezza!). << E’ possibile che esca un frutto o un animale?>>; bella forza: ci sono proprio i disegni di frutti ed animali: è certo che esca o un frutto o un animale. << E’ più facile che esca un frutto o un animale?>>; questa è già più difficile! Bisogna rifletterci un po’. C’è chi ragiona così: siccome ci sono più frutti, è più facile che esca un frutto; c’è chi, invece, non si fida e preferisce aspettare che altri giochino tante volte e poi sta a guardare i risultati: così si vede subito che i frutti escono molte più volte degli animali. Il bello è quando ci chiede:<< E’ più facile che esca la banana o la pera?>>; ci sono dei bambini così stupidelli che dicono:<< La banana>>, ma sapete perché? Solo perché a loro la banana piace di più. Gianna sorride e non li corregge; a me questo fa venire un po’ rabbia perché se fossi io l’insegnante direi a quei bambini:<< Ma come fate a ragionare? Che cosa c’entra la vostra preferenza con la probabilità?>>…<<In fondo in fondo, però, deve aver ragione Gianna a comportarsi così, perché poi alla fine, dopo che questi bambini stupidelli hanno eseguito il gioco tante volte, capiscono. Gianna dev’essere proprio una brava insegnante!>>”. |
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