Ultimo aggiornamento: 23/01/2005 |
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Martin Gardner "ENIGMI E GIOCHI MATEMATICI - Indovinelli,
problemi, paradossi per provare la vostra intelligenza", SuperBur
saggi, 2000 Giovanna Maria Melis, che ha segnalato tale testo (e che ringrazio), riporta quanto segue: <<Nell'Introduzione, Martin Gardner scrive: "Il lato divertente, che rende ricreativo il passatempo matematico può presentarsi sotto varie forme: un indovinello da risolvere, un gioco competitivo, un trucco magico, un paradosso, un inganno o, semplicemente, della matematica con ogni sorta di scherzi e curiosità stimolanti. Sono, questi, esempi di matematica pura o applicata? In un certo senso la matematica ricreativa è matematica pura, non contaminata da criteri utilitaristici. In un altro senso è matematica applicata, in quanto soddisfa l'universale bisogno umano di giocare. Forse questo bisogno di giocare si nasconde anche nella matematica pura. Non vi è molta differenza fra il piacere provato da un dilettante nel risolvere un abile rompicapo ed il piacere che un matematico prova nel dominare un problema più difficile. Entrambi guardano alla bellezza pura, quell'ordine limpido, nettamente definito, misterioso, estasiante che permea tutte le strutture. Non deve sorprendere, perciò, che spesso sia difficile distinguere la matematica pura da quella applicata. Nessuno potrà negare che i flexagoni di carta, argomento del capitolo iniziale di questo libro, siano giochetti enormemente divertenti; tuttavia un'analisi della loro struttura trasporta rapidamente nel campo della teoria superiore dei gruppi. Articoli sui flexagoni sono apparsi nelle riviste matematiche più specializzate. I matematici creativi raramente si vergognano del loro interesse verso argomenti ricreativi: La topologia ebbe origine dall'analisi di un indovinello riguardante il passaggio di ponti fatta da Eulero.[...]. David Hilbert, il grande matematico tedesco, dimostrò uno dei teoremi fondamentali nel campo degli indovinelli sulla divisione [...]. L'interesse di queste grandi menti nel divertimento matematico non è difficile da comprendere, dato che l'attività creativa del pensiero spesa per argomenti di questo tipo è dello stesso genere di pensiero che conduce alla scoperta matematica e scientifica. Cosa è la matematica, dopo tutto, se non la soluzione di un indovinello? E cosa è la scienza se non uno sforzo sistematico per ottenere sempre migliori risposte agli indovinelli posti dalla natura? Il valore pedagogico della matematica ricreativa è ora ampiamente riconosciuto. [...] In un articolo sulla "Psicologia della mania degli indovinelli" (nella rivista "Diciannovesimo secolo", Dicembre 1926) il grande enigmista inglese Henry Ernest Dudeney si lamentava di due cose: "La letteratura della matematica ricreativa, diceva, contiene una quantità di ripetizioni e la mancanza di una bibliografia adeguata forza gli appassionati a perdere tempo nell'ideare problemi già concepiti da molto">>. |
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