Ultimo aggiornamento: 29/12/2004

 
     

Roberto Morgese, "LA MATEMATICA DI ERCOLE  - Un percorso narrativo per la risoluzione di problemi”, Materiali per l’educazione, Collana diretta da Dario Ianes, Erickson, 2003

Ringrazio Giovanna Maria Melis, che ha segnalato questo libro, commentando: «Roberto Morgese è insegnante di scuola elementare con formazione filosofica, è supervisore del tirocinio presso il Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, Università di Milano-Bicocca e conduttore di laboratori di matematica e di altre discipline.

La narrazione mitologica (e il Mito di Ercole e delle sue dodici fatiche) è il filo conduttore di questo libro, che vuole avvicinare i bambini alla matematica attraverso un testo narrativo. Questo libro propone  un  insegnamento della matematica, attuato in maniera divertente e piacevole, che tende a coinvolgere in eguale misura sia gli insegnanti che i bambini.

L’autore si interroga sulle cause che provocano "ostilità" da parte di molti bambini (e non solo) verso gli apprendimenti matematici che vengono percepiti come  difficili e che spesso provocano un deciso rifiuto. “Per tale materia – riflette Morgese - si pensa di dover avere per forza il pallino per potercisi cimentare con successo” . “ Sa, mio figlio è un po’ come me, io non sono mai stato bravo in matematica." Quante volte, riporta Morgese, noi insegnanti abbiamo ascoltato una frase del genere da parte di genitori i cui figli affermano di non ‘capire’ la matematica e, di conseguenza, non si sentono motivati a profondere  un maggiore impegno?  Perché allora non provare ad agire sulla motivazione degli alunni? Per percorrere questa strada, è fondamentale anche l’attenzione a un ‘clima’ di lavoro che non deve essere improntato “a un continuo e costante atteggiamento valutativo”. A questo fattore si deve aggiungere, poi, la praticabilità delle proposte operative che devono essere alla portata dell’alunno e “devono essere calibrate in modo tale che […] ognuno possa fare qualcosa e possa farlo in modo autonomo, corretto ed efficace. Sono perciò utili lavori graduati, problemi con richieste e possibilità di elaborazione a differenti livelli”. A livello di scuola primaria, lo studio della matematica dovrebbe permettere al bambino di padroneggiare alcune strutture logiche e alcuni strumenti procedurali che gli permettano di affrontare, elaborare e risolvere i problemi reali che nascono dall’esperienza concreta e che hanno implicazioni numeriche, quantitative, logiche, ecc. . Riallacciandosi agli studi del Bruner - che teorizzava l’estrema importanza che il pensiero narrativo assume nella costruzione del Sé - , Morgese trasferisce questa idea teorica all’insegnamento della matematica, presentando un approccio narrativo alla risoluzione di problemi matematici: “[…] risolvere le difficoltà di Ercole e aiutarlo a superare le prove impostegli dal destino e dal malvagio Euristeo è un po’ come aiutare se stessi e i propri compagni a risolvere problemi matematici apparentemente insormontabili”.

Il libro è rivolto a insegnanti di matematica del secondo ciclo della scuola elementare, insegnanti che conducono laboratori didattici di matematica, formatori di didattica della matematica.

In appendice sono inoltre contenute alcune proposte didattiche che aiutano l’insegnante a progettare autonomamente percorsi disciplinari analoghi, legati a narrazioni diverse.»