Ultimo aggiornamento: 13/11/2007

 
   

Roberto Lucchetti, “DI DUELLI, SCACCHI E DILEMMI – La teoria matematica dei giochi”, 2001 Paravia Bruno Mondadori Editori (Pagine: 165)
Dall’Introduzione: “La teoria matematica dei giochi nasce, nel ventesimo secolo, per analizzare il comportamento di più individui che interagiscono per i più svariati motivi, e che hanno interessi diversi, anche se non necessariamente opposti. L’interazione tra gli individui si esprime nel fatto che il risultato conseguito da ciascuno dipende non solo dalle sue azioni, ma anche da quelle altrui. Proprio come di solito succede nel gioco.
Quella dei giochi è dunque una teoria con obiettivi e programmi ambiziosi. Per citare qualche esempio, a un esperto di teoria dei giochi si chiede di determinare un meccanismo d’asta per la concessione delle bande per i telefoni cellulari di nuova generazione, con l’intento sia di massimizzare i profitti del governo, sia di evitare concentrazioni oligopolistiche; si chiede di determinare con precisione la forza dei partiti in una coalizione, in modo da distribuire incarichi in maniera equa, si chiede di regolare in maniera ottimale il complicato processo d’iscrizione degli studenti alle università (americane).[…]
Perché dunque scrivere, per i non addetti ai lavori, un’introduzione alla teoria matematica dei giochi? Ho notato più di una volta che l’esposizione di qualche suo semplice esempio spesso cattura l’interesse anche di chi, istintivamente, rifugge dall’astrattezza o dal formalismo matematico. Suscita cioè una curiosità, e una voglia di capire un ragionamento matematico, che altre parti della matematica difficilmente riescono a indurre.
Per questo mi par giusto mettere in evidenza la potenziale efficacia della teoria dei giochi, perché si ricredano, almeno in parte, coloro che reputano la matematica incomprensibile per chi non sia un esperto e pensano che i matematici siano gli adepti di una setta esoterica. […]
Inoltre, i legami naturali che la teoria dei giochi ha con le altre discipline, dalla filosofia all’informatica, costituiscono uno stimolo per lo svolgimento di un lavoro multidisciplinare di grande efficacia formativa. […]
Il cap. 1 è dedicato a un certo numero di esempi che ritengo abbastanza significativi o che, semplicemente, mi sono piaciuti: perciò li propongo ad altri. Sono per lo più descritti nella forma cosiddetta estesa, cioè per mezzo di una struttura ad albero. Tra questi sono particolarmente importanti i giochi a informazione perfetta, che vengono discussi, anche nella loro forma normale, nei capp. 2 e 3, per arrivare al bellissimo teorema di esistenza dell’equilibrio.
I capp. 4 e 5 sono dedicati ai giochi a somma zero, che rappresentano la prima grande categoria di giochi studiata, e che dà risultati particolarmente soddisfacenti.[…]
Il cap. 6 è dedicato al tema dell’equilibrio di Nash, concetto indispensabile se si vuole uscire dall’ambito dei giochi a somma nulla.
Infine, il cap. 7 propone un piccolo assaggio della teoria cooperativa.
Nel tentativo di rendere il libro più scorrevole, alcune dimostrazioni (non elementari), alle quali però non intendevo rinunciare, sono state riportate nelle appendici. […]”
Dalla quarta di copertina: “[…] Roberto Lucchetti insegna Analisi al Politecnico di Milano, presso la facoltà di Ingegneria con sede a Como.[…]"