Ultimo aggiornamento: 24/09/2006

 
     

A cura di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi, “GENTILE E I MATEMATICI ITALIANI – Lettere 1907-1943”, Serie scientifica Universale Bollati Boringhieri, Prima edizione settembre 1993, Collaborazione grafica di Luisa Conte (Pagine: 260)
In questo volume sono pubblicate le lettere che alcuni matematici italiani hanno inviato a Giovanni Gentile in un arco di tempo che va dal 1907 al 1943. Tra i mittenti sono presenti i principali esponenti della comunità matematica nazionale della prima metà del secolo: Ugo Amaldi, Luigi Bianchi, Guido Castelnuovo, Lamberto Cesari, Federigo Enriques, Guido Fubini, Giovanni Giorgi, Tullio Levi-Civita, Basilio Manià, Mauro Picone, Gaetano Scorza, Francesco Severi, Leonida Tonelli e Giovanni Vacca. Le loro lettere offrono documenti importanti per rivedere questioni spinose nella storia dell’Italia degli anni trenta. Come viene precisato nella Prefazione, Tullio Levi-Civita e Francesco Severi affrontano, con motivazioni e angolature opposte, il tema del giuramento introdotto dal regime per i professori universitari; Guido Castelnuovo e Federigo Enriques progettano, rispettivamente, una Scuola di statistica e un Istituto nazionale di storia della scienza, poi si rivolgono a Giovanni Gentile perché appoggi la richiesta di «discriminazione» che, se accolta, avrebbe loro permesso di evitare alcune delle conseguenze più pesanti delle leggi antisemite. (Come viene precisato in una nota a pagina 136, “La legge del 17 novembre 1938, che unificava la legislazione razziale del fascismo, stabiliva particolari «discriminazioni» (rispetto ai provvedimenti antisemiti) per alcune categorie di italiani ebrei benemeriti dell’Italia.” All’ultima clausola, che citava i titolari di «eccezionali benemerenze», fecero appello gli intellettuali che ne richiesero l’applicazione.

Gli originali di tale corrispondenza e alcune minute di lettere, scritte da Gentile e riprodotte in questo testo, sono conservati presso l’Archivio della Fondazione «Giovanni Gentile» di Roma. È stata inserita anche una lettera di Giovanni Gentile a Tullio Levi-Civita, conservata nel «Fondo Levi-Civita» dell’Accademia dei Lincei.

L’apparato critico che accompagna la trascrizione delle lettere è limitato agli aspetti informativi essenziali, per evitare un eccessivo appesantimento del testo. Sono state aggiunte alcune lettere di risposta di Giovanni Gentile, che consentono una migliore comprensione di determinati temi.

La pubblicazione delle lettere è preceduta dal saggio Matematica, cultura e potere nell’Italia post-unitaria suddiviso in tre capitoli:

1)     I matematici italiani nella seconda metà del secolo XIX,

2)     Giovanni Gentile e la matematica nei primi anni del secolo

3)     Gentile e i matematici italiani nel periodo tra le due guerre.

Si tratta di un’introduzione a tematiche e problemi che sono utili per aiutare il lettore ad apprezzare l’interesse dei carteggi. “Ne emerge un Gentile molto distante dall’immagine trasmessaci dalle polemiche che avevano caratterizzato i suoi rapporti (e quelli di Croce) con gli ambienti scientifici italiani dei primi anni del secolo. Dopo la guerra, Gentile è ormai un uomo politico che detiene numerose leve del potere. […] Il filosofo ritrova interessi comuni e convergenza con i matematici nella gestione del potere, convinto (a differenza delle ali più oltranziste del fascismo) che il consenso e il successo, suo e del regime, non dipendano da qualche spazio in più eventualmente concesso agli esponenti del mondo scientifico ma dalla realizzazione di alcune iniziative, alle quali, da posizioni di forza, è interessato che partecipino anche intellettuali che non si riconoscono affatto nelle sue opzioni politiche e culturali.”

Note sugli autori
Angelo Guerraggio è docente di Metodi matematici per l’analisi economica presso l’Università Bocconi di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano la programmazione matematica e la storia della matematica.
Pietro Nastasi insegna Storia della matematica all’Università di Palermo. Le sue ricerche vertono sulla storia della matematica in età moderna e la storia delle istituzioni scientifiche italiane.