C'eran nove sorelline
e abitavano vicine

nello stesso caseggiato,
ma in alloggio separato.

In soffitta, a dire il vero,
le bambine erano zero.

Ritornò, una mattina,
pur la decima bambina;

nella "casa di unità"
or si udiva bla-bla-bla;

non essendoci più spazio,
ne provarono lo strazio

e le buone sorelline
traslocarono sveltine

in un altro caseggiato,
ch'era, infatti, più adeguato:

eran nove appartamenti
per famiglie imponenti.

Il gruppetto, al completo,
s'installò con cuore lieto,

dentro un bell'appartamento
senza spifferi di vento.

Ovviamente la soffitta,
di decine era sfitta.

Così vissero felici
e vi misero radici,

aspettando otto famiglie
(genitori e otto figlie)

che andassero a occupare,
senza troppo tribolare,

gli altri otto appartamenti
(ch'eran liberi, accoglienti)

della "casa di decine",
perciò: fiaba a lieto fine.
___________________________________
___________________________________

 

• La "Fiaba della ...DECINA" viene raccontata anche in prosa e i bambini sono invitati a drammatizzarla.
• Con la guida dell'insegnante, gli alunni costruiscono le casette cartacee, in modo che ognuna sia apribile, così all'interno si disegnano i nove appartamenti. S'incollano le casette nel quadernone, disposto orizzontalmente, stando attenti che le due casette siano l'una vicina all'altra, sistemando la "casa delle unità" alla nostra destra e la "casa delle decine" alla nostra sinistra.
• Si usa l'abaco.

_______________________________________
_______________________________________

CON L'ABACO

Benché venga evidenziata, con il colore rosso, la pallina rappresentante la decina, si sottolinea che, a essere importante, per ogni numero, è la posizione di ogni sua cifra, non il colore!