Ultimo aggiornamento: 19/06/2004 |
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Edoardo Boncinelli e Umberto Bottazzini, “La SERVA PADRONA (Fascino e potere della matematica)”, Raffaello Cortina Editore, 2000
“…Scienziati e filosofi continuano a disputare sulle ragioni del successo
della matematica. Forse il mondo che abitiamo non è che la copia sbiadita di
quello delle verità matematiche, sottratte all’uso del tempo, cui si è ispirato
il Signore per creare i Cieli e la Terra? O invece la matematica non è che un
raffinato prodotto dell’evoluzione del vivente?…” Il libro, il cui titolo ci richiama alla
memoria un intermezzo musicale di Pergolesi, rappresenta una conversazione tra
Edoardo, un fisico passato alla biologia sperimentale e Umberto, un matematico
con la passione della storia, i quali, in quattro capitoli, si confrontano,
tramite un dialogo di sapore galileiano, sul fascino e il potere di quelle che
Lautréamont chiamava le “matematiche serve”. In effetti la matematica si
presenta come una serva, utilissima, dal punto di vista “applicativo”, a partire
dai conti della spesa per giungere al calcolo delle orbite planetarie, ma in
realtà rivela una tale forza esplicativa da cui dipende la nostra possibilità di
conoscere il mondo reale che ci circonda, per cui essa si dimostra come
“padrona”… Nella “Conclusione” si sottolinea che su una cosa concordano sia
Edoardo sia Umberto: “ …serva o padrona che sia, la matematica rappresenta
un’esaltante avventura tanto per l’umanità nel suo complesso quanto per ogni
singolo individuo, che vi si accosti e ne voglia gustare il fascino e il
potere”. |
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