Ultimo aggiornamento: 13/07/2004

 

Amir D. Aczel “L’ENIGMA DI FERMAT – La soluzione di un giallo matematico durato più di tre secoli”, traduzione di Gianni Rigamonti, EST, 2000

“L’autore traccia lo sviluppo affascinante del pensiero matematico moderno in un modo che lo rende accessibile a tutti” (Publishers Weekly)

Questo libro ripercorre, con una prosa semplice e chiara, l’intera vicenda relativa alla risoluzione dell’enigma di Fermat, raccontando anche ciò che è accaduto “dietro le quinte, fuori dal campo delle telecamere e dei riflettori dei media”.

Andrew Wiles (il quale, dedicando numerosi anni di impegno e di fatica intellettuale al raggiungimento dell'obiettivo da lui stesso prestabilito, è riuscito a dimostrare l’Ultimo Teorema di Fermat, dopo aver dovuto riscrivere il suo lavoro usando l’approccio corretto, basato sulla Teoria orizzontale di Iwasawa) ha detto che la sua è una <<dimostrazione del XX secolo>> ed effettivamente è stato adoperato il lavoro di molti matematici del Novecento, ma anche dei secoli precedenti.

Secondo Wiles, Fermat (in base alle sue conoscenze matematiche di allora) non avrebbe potuto avere in mente tale prova, quando scrisse, in latino, la famosa chiosa (accanto a  un problema di scomposizione di un quadrato in due quadrati, nel libro intitolato “Arithmetica” del matematico greco Diofanto): “D’altra parte non è possibile scomporre un cubo in due cubi, un biquadrato in due biquadrati o in generale ogni potenza, eccetto il quadrato, in due potenze con lo stesso esponente. Di ciò ho scoperto una dimostrazione veramente meravigliosa. Tuttavia la ristrettezza del margine non basterebbe a contenerla.”

Questa misteriosa affermazione ha tenuto occupate generazioni di matematici nel tentativo di trovare la “dimostrazione veramente meravigliosa” che Fermat sosteneva di possedere. Anche se è stato Andrew Wiles a dare l’ultima e importante spinta, dimostrando una variante della Congettura di Shimura-Taniyama, indispensabile per confermare il Teorema di Fermat, l’impresa, globalmente, è stata opera di molti matematici e sono stati tutti i loro contributi messi insieme a rendere possibile la risoluzione finale.