Ultimo aggiornamento: 24/01/2007 |
||
Attilio Frajese “ATTRAVERSO LA STORIA DELLA MATEMATICA”, La Matematica nella Cultura e nella Scuola 3 (Quaderni di «Archimede» a cura di Luigi Campedelli e Roberto Giannarelli), Felice Le Monnier, Firenze, 1969 (pp.371)
Nella Presentazione di Luigi Campedelli e Roberto Giannarelli si legge: “Una collezione che
guarda alla matematica come ad elemento essenziale di cultura, e mira ad
esaltarne – nella scuola e fuori – il pensiero e i valori educativi, non
poteva trascurare la storia, la quale di ogni scienza mostra il lato
umano, e porta in essa calore e sapore di vita. Troppi luoghi comuni,
frutto di ignoranza e leggerezza, creano alla matematica fama di aridità
e le attribuiscono una perfezione che non è dei mortali. Purtroppo a
questo malinteso contribuisce gran parte della letteratura specifica,
che presenta quella disciplina come inalterabilmente sicura di sé,
indirizzata per strade che non offrono mai l’incertezza di un bivio, o
che, sfociando in piazze da cui si dipartono più vie, pongano necessità
di scelte. Tutto ciò può suscitare ammirazione, ma non evita la
riluttanza che sempre nasce verso quanto non rientra nella comune
esperienza. La storia ci parla di uomini, ne mostra le ansie e i
tormenti, le difficoltà e gli errori, inquadra il matematico nella
cultura del suo tempo, la quale ne giustifica i limiti, ne spiega gli
orientamenti, e fa del più freddo teorema un frutto di appassionata
ricerca. È ancora la storia a dire il perché certe teorie, a prevalenza
di altre, abbiano conservato validità nel tempo, e come taluni ostacoli
si siano potuti superare per il sopravvenire di diversi indirizzi di
indagine […] Si capisce che tutto questo spetta a una storia delle idee
[…]". Si tratta di un compito senza dubbio non facile, che, a mio modesto
parere, il Frajese assolve con l’impegno che lo contraddistingue:
l’aiuto della cultura, anche umanistica, di cui dispone, e la fortuna di
provenire da una scuola – quella di Federigo Enriques – che ebbe
impostazione elevatissima, e di cui si dimostra degno continuatore.
È molto interessante seguire il cammino della matematica da Euclide a
Eudosso, da Apollonio ad Archimede, da Diofanto a Leonardo Pisano, fino
ai grandi matematici degli ultimi tempi (Dedekind, Hilbert, Cantor,
ecc.). Nelle intenzioni di Attilio Frajese il libro è destinato sia a tutte le persone colte, che, pur lontane, nella loro preparazione culturale, dalla matematica, siano tuttavia interessate a non trascurare l’unitarietà del sapere, sia ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, con la convinzione che l’apprendimento e l’insegnamento siano resi più facili se aperti su una larga, dinamica, visione storica. | ||