Ultimo aggiornamento: 07/11/2004

Clara Colombo Bozzolo e Angela Costa, "NEL MONDO DELLA GEOMETRIA - Volume 3 I poligoni e non poligoni - Costruzione di figure geometriche - Utilizzo di software dinamici", Erickson, 2004

Questo volume fa parte della collana "Ricostruiamo la matematica".

Per la segnalazione di tale libro ringrazio Giovanna Maria Melis, che commenta: 

«Pag. 8,  Struttura di ogni volume:

L’opera completa è rivolta agli insegnanti di matematica con alunni dai 6 agli 11 anni.

Ogni volume contiene:

1-     le riflessioni teoriche seguite da alcune indicazioni didattiche;

2-     la mappa concettuale, ossia la rappresentazione schematica della definizione dei principali concetti affrontati;

3-     le indicazioni per esplorare le conoscenze pregresse degli alunni;

4-     un’ipotesi di matrice cognitiva, cioè di interpretazione delle conoscenze pregresse degli alunni sui nodi concettuali principali della mappa;

5-     la rete concettuale, ossia la rappresentazione schematica dell’itinerario didattico fondata sulla mappa concettuale e sulla matrice cognitiva.

Pag. 9, Metodologia di lavoro:

Le proposte didattiche che vengono fornite sia nell’itinerario didattico sia nelle schede di lavoro presentano caratteristiche che permettono di porre l’accento sui diversi aspetti dell’apprendimento della matematica:

1-     la messa a fuoco e la riflessione su un particolare aspetto del concetto da apprendere;

2-     la problematizzazione;

3-     la simbolizzazione;

4-     l’acquisizione di automatismi attraverso l’esercizio.

Contenuti (del terzo volume):
- Introduzione
- La matematica e il suo insegnamento: alcuni principi didattici
- Didattica per concetti
- L'apprendimento e l'insegnamento della geometria
- Il concetto di poligono
- Itinerario didattico: I poligoni; I quadrilateri; I triangoli; Oltre i quadrilateri; Casi notevoli di non poligono;
- Appendici

La geometria offre un contesto ricco e significativo per guidare i bambini alla reinvenzione. Il bambino già quando entra a scuola possiede un bagaglio di esperienze spaziali e immagini mentali che derivano dal suo vissuto. Generalmente, però, queste esperienze non sono oggetto esplicito di riflessione, organizzazione consapevole e comunicazione. Il compito dell’insegnante è anche quello di individuare percorsi che permettano agli alunni di effettuare esperienze spaziali qualitativamente diverse da quelle spontanee, “nel senso che esse devono dar luogo a osservazioni mirate ed essere argomenti di descrizioni prima soggettive e poi intersoggettive” [p. 31].

“La razionalità del comportamento nei confronti dell’ambiente e la progettualità delle azioni volte a ottenere uno scopo sono esplicitate, potenziate ed educate anche dall’impiego di strumenti strutturati, quali riga non graduata e compasso, o costruiti dai bambini stessi, per esempio con la piegatura della carta. […] La manipolazione (tagliare, incollare, sovrapporre, disegnare, tirare, spostare, ecc.) deve diventare il supporto per abituare gli alunni a rendere ragione delle proprie affermazioni. Questa abitudine verrà poi trasferita su oggetti più astratti (i concetti) e con un linguaggio più formale negli ordini scolastici successivi [… ]“.(pag. 32)».